Il segreto di Luca e i poveri muffins

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[ “Devo farti una domanda importante”, le dissi subito. “Siccome dalla tua risposta farò dipendere il mio avvenire, ti supplico di riflettere prima di rispondermi. La domanda è questa: Vuoi veramente che io mi sposi?”.

Alla domanda, lei scoppiò a piangere e mi rispose con queste parole, che mi hanno tenuto compagnia durante una quarantina d’anni: “No, Luca, non posso desiderarlo, perché ti amo ogni giorno di più; ma purtroppo non posso permettermi nulla”. “Non ti chiedo nulla”, dissi io cadendo ai suoi ginocchi. “ Se ho il tuo cuore, non ho bisogno di null’altro.” Lei mi aiutò a rialzarmi e mi abbracciò. Fu il primo abbraccio che ricevessi da lei. (Fu anche l’ultimo). In quell’istante sentii inondarmi di una gioia immensa, sconosciuta. Era una specie di estasi. Ogni senso d’incertezza o di paura m’abbandonò. Sai dirmi che accade all’anima in quei momenti? D’un tratto il mondo intero ha un altro aspetto. Se avessi visto dei cavalli volare, ciò non mi avrebbe minimamente sorpreso. Mi devi perdonare, Andrea. Mi rendo conto che sto dicendo delle sciocchezze. Ma anche tu, penso, sarai stato almeno una volta innamorato. E’ sempre così l’amore? Mio Dio, mio Dio, non riconoscevo più la creazione. Sentivo il cielo nel cuore. Era come se nella testa mi sprizzassero centinaia di stelle. La felicità era penetrata nel mio essere e vi aveva suscitato una luce che ignoravo. ]

(Il segreto di Luca, Ignazio Silone)

Da allora, la vita di Luca cambiò. Quella notte la trascorse a guardare un torrente scorrere, poggiato al tronco di un albero in un campo ricoperto di neve, pensando che senso avrebbe avuto vivere ora che aveva conosciuto l’estasi, ora che quel tutto non poteva più ripetersi.

Si lasciò andare, accettando la condanna all’ergastolo per un omicidio avvenuto, fatalità della sorte, nelle stesse ore in cui lui si stava perdendo, nella gioia e nel dolore, nello strazio di quell’amore impossibile. Non spese una parola per difendersi, accettò la sorte, l’isolamento, facendo riecheggiare nel suo cuore quei pochi istanti trascorsi con Ortensia.

Pochi personaggi, molti pregiudizi, un’infinità di domande e supposizioni relative al segreto di Luca, che dopo quarant’anni di ergastolo fu scagionato dal vero colpevole dell’omicidio, che in punto di morte confessò il suo delitto. Luca si ritrovò solo, vecchio, inadeguato, emarginato.  Trascorse i suoi primi istanti da uomo libero all’interno di una buia casa abbandonata. Nei giorni seguenti, il figlio del suo più caro amico cercò di mettere insieme i cocci della sua disastrata esistenza. Ma la morale, alla fine, è che l’amore a volte ti strappa l’anima, prendendosi ogni dignità, afferrando e calpestando anche il più semplice istinto di sopravvivenza.

Questi muffins sono stati ispirati al ritorno di Luca, alla calura che lo accolse, a quei paesaggi così conosciuti eppure così diversi che si trovò intorno. Sono semplici, con ingredienti che avrebbe potuto incontrare ai bordi dei campi strada facendo.  Poggiati su una vecchia tavola chiodata, la luce proveniente da una consumata candela. E poi la solitudine. I ricordi. I perché.

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Muffins al pecorino, prezzemolo e pachino

Ingredienti per 12 pezzi:

  • Farina 00, 300 gr
  • Uova, 2 medie
  • Yogurt bianco (non zuccherato), 125 gr
  • Burro, 70 gr
  • Sale fino, ½ cucchiaino
  • Bicarbonato, 1 pizzico
  • Lievito istantaneo per preparazioni salate, 7 gr
  • Parmigiano, 50 gr
  • Pecorino semi stagionato, 125 gr
  • Prezzemolo, 1 mazzetto
  • Basilico, 2 foglie
  • Pomodori pachino, 12
  • Pepe nero da macinare, q.b.
  • Noce moscata da grattugiare, q.b.
  • Origano secco, q.b.
  • Zucchero, q.b.
  • Olio evo, q.b.

Procedimento:

  • Sciogli il burro a bagnomaria e metti da parte. In una capace ciotola batti le uova assieme al burro (ormai a temperatura ambiente), al parmigiano e allo yogurt; unisci quindi il prezzemolo e il basilico tritati finemente, aggiungi il sale, abbondante pepe e una bella grattugiata di noce moscata. Aggiungi anche il pecorino semi stagionato grattugiato grossolanamente.
  • Aggiungi la farina precedentemente setacciata assieme al bicarbonato e al lievito. Mescola fino ad ottenere un composto ben amalgamato. Versa quindi l’impasto nei pirottini (avendo cura di non riempirne più di due terzi) e adagia al centro un pomodoro pachino. Aggiungi su di esso un poco di pepe, qualche granello di zucchero, un pizzichino si sale, un po’ di origano secco e bagna il pomodoro con un filino di olio evo.
  • Inforna a 180° per 20-25 minuti al massimo.

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Con questa ricetta partecipo al contest dell’ MTChallenge del mese di Novembre che ha come tema i muffins.

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28 thoughts on “Il segreto di Luca e i poveri muffins

  1. “Ma la morale, alla fine, è che l’amore a volte ti strappa l’anima, prendendosi ogni dignità, afferrando e calpestando anche il più semplice istinto di sopravvivenza.”
    Colpisci nel cuore, come sempre. Dio mio, come lo si può spiegare, tutto questo? I sapori sono pazzeschi, intensi, veri. Non posso fare altro: chiudo gli occhi, sorrido e attendo che queste emozioni lascino ridepositare la polvere e permettano ai miei occhi di vedere i tuoi. Bellissimi.
    Sei meravigliosamente speciale.

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  2. Una gioia immensa, sconosciuta, una specie di estasi. Perdere ogni senso d’incertezza o di paura, il mondo intero che improvvisamente assume un altro aspetto.
    Tutti dovrebbero provare queste sensazioni una volta almeno. Sono i momenti che ti fanno sentire VIVO. Ti stringo… sei dolce, ricca come sempre, sei prova vivente e confortante della bellezza di questo mondo ❤

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  3. Che bello questo scritto…reale, triste e bellissimo…questa è l’essenza della vita…
    I tuoi muffins sono davvero meravigliosi…bellissime le foto…intense, profonde, personali e nostalgiche…
    Ti abbraccio tesoro

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  4. Deve essere bellissimo questo libro.. Intenso e travolgente..
    E i muffin che hai creato ispirata da questo scritto sono magnifici, belli, cicciotti e con quel pomodorino sopra che dona un aspetto fantastico!
    Brava amica mia!
    Smack

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    • Il libro è meraviglioso. Lo lessi a quindici anni, e con gioia l’ho riletto ora. Senza tanti fronzoli, quasi in maniera rude, racconta questa storia, affascinante, maledetta, triste e totale. Grazie amica del sostegno, felice di esser arrivata al tuo meraviglioso cuoricino. Ale

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  5. Alessia, una dedica stupenda, degna di questi muffin tutti da provare. Questo post meraviglioso… e ora mi chiedo perché non ho ancora letto “Il segreto di Luca”. Le visite da te non sono mai sterili, regali sempre qualcosa a chi ti legge. Grazie! Ti abbraccio!

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  6. Che poesia Ale!! Questa luce fioca, questi muffin fatti di semplicità ed autenticità ci catapultano nelle atmosfere del racconto, malinconiche e felici al contempo.
    Non avremmo saputo rendere altrettanto bene queste sensazioni, hai dipinto con queste foto delicate e stupende le immagini di questo grande racconto : sei unica!
    Un abbraccio

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    • Belle mie!!! Grazie, non ho ancora capito perchè mi finite nella cartella spam, devo informarmi. Grazie ancora, mi fate sempre arrossire….e mi viene una gran voglia di abbracciarvi! Con tanto di sbaciucchiamenti 🙂 Tanti baci a voi, A.

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  7. Di amori impossibili ho costellato la mia adolescenza e tutti mi hanno lasciato un senso di mancanza e di vuoto, nonostante alla fine abbia messo insieme due figli e un marito. Sono cose che non ti lasciano più– bello il tuo post, la scelta di questo romanzo, intenso come pochi ed emozionante.
    Bellissime le foto, mi hanno emozionato anche quelle, con quella luce buia che fa risaltare il muffin.
    Mi hai ammazzato la cupoletta con un pachino 🙂 ma ti perdono perchè la lista ingredienti è perfetta e di grande gusto!
    Grazie infinite!!

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    • Francesca, ciao. Eh, di amori impossibili ne abbiamo vissuti tutti, credo. All’inizio ti resta l’amaro, poi volendo, col tempo, forse si riesce a trattenere solo i ricordi più belli. Credo che la riuscita di questo percorso sia direttamente proporzionale all’intensità e alla sofferenza provata durante la storia. Grazie per le tue belle parole!…ehm…..lo sapevo che il pachino avrebbe ucciso la cupoletta 🙂 , ma non potevo farli altrimenti. La storia narrata nel libro era troppo truce e maledetta, e ho pensato che dovevano essere proprio così. Ma sono contenta che perdoni quest’errore confezionato su misura della storia. Ti stringo e grazie a te, probabilmente questo è stato l’argomento di sfida più bello a cui abbia partecipato fin’ora! Ale

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  8. A me l’amore una volta ha strappato l’anima, mi ha fatto perdere ogni dignità…gli amori impossibili non sono belli, ti segnano a vita…e non si dimentica, semplicemente perché il dolore lascia il segno, a volte anche il risentimento per gesti che ti hanno fatto male e che scatenano in te una rabbia improvvisa che poi viene scacciata via dalle lacrime. Io convivo con tutto questo, anche se adesso ho trovato la pace con un’altra persona che mi ama e mi rispetta, resta sempre un alone di quello che c’è stato prima e ti chiedi sempre come sarebbe stato se le cose fossero state più semplici. Povero Luca…
    I ricordi alimentano l’anima, ma a volte te la stritolano lasciandomi senza respiro per un po’.
    Fortunatamente i tuoi muffins mi ispirano bei ricordi, dei miei primi muffins salati sfornati con mamma con pomodorini e cipolla di Tropea.

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    • Mi dispiace che tu abbia vissuto tanto dolore. Probabilmente hai ragione, la sofferenza ti lascia il segno. Parlo anch’io per esperienza. Ho vissuto tempo fa una storia impossibile, e cosciente di tutto, mi sono buttata. Sarà che al cuore non ai comanda. Ti stringo, sei meravigliosa ❤

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  9. Ho letto altri libri di Silone ma non questo, Che correrò subito a cercare in libreria. Mi ha fatto venire la pelle d’oca. Muffin stupendi e foto stupende che rendono benissimo la tristezza e la solitudine di Luca

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